Città? Stato?
data nascita?

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Probabilmente mi aspettavo, erroneamente, qualcosa di diverso da questo "Il club dei suicidi" che si è rivelato essere un romanzetto per adolescenti. Il tema del suicidio è il pretesto per analizzare il disagio adolescenziale in chiave moderna, nell'epoca di internet e delle chat, ma il tentativo risulta, a mio parere, abbastanza banale e viziato dal moralismo dell'autore che traspare dalle vicende narrate. L'ho finito per inerzia, in poche ore, perchè volevo passare ad una lettura più soddisfacente. Può darsi che ad un pubblico più giovane possa piacere, ma non ne sarei tanto sicuro.
Nel romanzo i protagonisti decidono di chiamarsi "suicide club", riconoscendola come citazione di "Fight Club", ma in realtà si tratta del titolo di un ben più famoso racconto di Robert Louis Stevenson: voglio sperare che Borris abbia volutamente taciuto la citazione più dotta per simulare la limitata cultura dei giovani personaggi del suo libro, e non per ignoranza.