Questo sito è dedicato alla mia passione per la letteratura americana contemporanea.
La lettera "k" nel titolo non ha nessuna connotazione negativa: è il solo dominio che ho trovato libero! :-)
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Il curatore di questo sito non ha nessuna qualifica o titolo in campo letterario. Le recensioni pubblicate vanno pertanto intese come semplici opinioni personali.


Richard Yates

Richard Yates Yonkers, New York (USA)
3 febbraio 1926

Tuscaloosa, Alabama (USA)
7 novembre 1992




I libri che ho letto:

Proprietà privata
(The Uncollected Stories - 2001)
Con la lettura di questa raccolta di racconti sono tornato, dopo anni, ad uno dei miei primi amori letterari, quello per Richard Yates, di cui avevo già apprezzato tanto i racconti quanto il celebre romanzo "Revolutionary Road", da cui è stato tratto un film di successo, dei quali non ho però ancora pubblicato una recensione.
I racconti raccolti in questo "Proprietà privata" ci riportano ancora una volta nell'America borghese del dopoguerra, un'America ottusamente ottimista, fatta di cocktails bevuti allegramente nella pausa pranzo dal lavoro, di squallide occasioni mondane e delle frustrazioni tipiche causate da un benessere mal metabolizzato che non riesce a nascondere le profonde inquietudini causate dalla crisi di un sistema di valori effimero.
La narrazione si fa apprezzare per il consueto garbo di Richard Yates e per la sua scorrevolezza. I racconti sono nove in tutto, abbastanza brevi, ed il libro si può leggere in poche ore, soprattutto se vi prende. L'ultimo racconto, intitolato "Un ego convalescente", riesce efficacemente a illustrare l'incomunicabilità e la frustrazione spesso derivanti dalla vita di coppia: un marito cerca di escogitare il modo migliore per confessare alla moglie un piccolo danno ma è talmente oppresso dal senso di sconfitta che anche nelle sue fantasie le reazioni della moglie ad ogni suo tentativo si rivelano ostili e castranti.
"Proprietà privata" è un libro raffinato ma accessibile a chiunque, una lettura piacevole che non esito a consigliare.




Sotto una buona stella
(A Special Providence - 1969)
Con questo "Sotto una buona stella", pubblicato per la prima volta nel 1969, Richard Yates si conferma uno dei maestri della narrativa americana contemporanea.
Il romanzo si distingue per il suo sviluppo originale nel quale si intrecciano le vicende di una madre, artista frustrata e disillusa, e di un figlio, soldato poco convinto e non particolarmente coraggioso, come tanti ragazzi sprovveduti gettati nella mischia europea durante la seconda guerra mondiale.
Yates conferma la famiglia come ambito privilegiato delle sue storie, che condiziona il carattere ed il destino dei protagonisti in modi che spesso è difficile apprezzare, anche e soprattutto quando l'ambiente familiare è ben lungi dal rappresentare un quadretto di serenità casalinga.
Forse non c'è un vero parallelismo tra le vicende di madre e figlio, se non nella comune vulnerabilità dei due protagonisti, nel loro latente senso di inadeguatezza e nella loro forse insufficiente, o comunque inefficace, ambizione di riscatto.
"Sotto una buona stella" è una storia credibile e coinvolgente, come solo Yates sa regalare. Consigliato a chiunque ami la buona lettura e non sia affezionato a generi e classificazioni.



Revolutionary roads
(Revolutionary roads - 1961)
*recensione non ancora pubblicata*



Undici solitudini
(Eleven Kinds of Loneliness - 1962)
*recensione non ancora pubblicata*



Disturbo della quiete pubblica
(Disturbing the Peace - 1975)
*recensione non ancora pubblicata*



Easter Parade
(Easter Parade - 1976)
*recensione non ancora pubblicata*



Una buona scuola
(A Good School - 1978)
*recensione non ancora pubblicata*



Bugiardi e innamorati
(Liars in Love - 1981)
*recensione non ancora pubblicata*



Cold spring harbor
(Cold spring harbor - 1986)
*recensione non ancora pubblicata*

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