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Joe R. Lansdale

Joe R. Lansdale Gladewater, Texas (USA)
28 ottobre 1951





I libri che ho letto:

Il lato oscuro dell'anima
(The Nightrunners - 1987)
Trovo difficile recensire questo libro senza essere categorico perchè a mio avviso si tratta di un gigantesco spreco di carta e di inchiostro, per tacere dell'imperdonabile spreco di tempo del lettore. Ne ho ultimato la lettura soltanto perchè scorre via veloce, tra i caratteri grandi e le tante pagine vuote o mezze vuote che inframezzano i corti capitoli.
"Il lato oscuro dell'anima" vuole essere un romanzo del terrore ma riesce solo a mescolare tutti i luoghi comuni più abusati del genere, dalla macchina nera, alle premonizioni, alla notte di Halloween, alla possessione, agli adolescenti schizzati al poliziotto di provincia esaltato e razzista. La trama è così infantile e grossolana ed i personaggi sono talmente tagliati con l'accetta che il libro riesce quasi ad essere involontariamente comico, ma non abbastanza, purtroppo, da divertire il lettore.
Una delle cose più fastidiose di questo romanzo è rappresentata dalle tante metafore patetiche che sembrano partorite da un ragazzino che si cimenti con la sua prima opera di narrativa, scimmiottando le frasi a effetto che sente recitare nei trailers dei film. Vorrei riportarne qualcuna per meglio illustrare il concetto, ma c'è davvero l'imbarazzo della scelta. Forse basterebbe la frase di apertura: "Mezzanotte. Nera come il cuore di Satana". Oppure: "Nella notte fonda l'automobile, tutta sola lì fuori, sembrava una macchina del tempo venuta da un futuro malvagio. I fari erano bisturi d'oro che squarciavano il ventre delicato della notte, si spingevano nelle sue viscere ma consentendo loro di rimarginarsi per bene dopo il passaggio della vettura". E ancora: "I tacchi delle loro scarpe battevano un ritmo secco e vivace sul marciapiede, come il ticchettare di orologi troppo veloci; cronometri del Lato Oscuro, che battevano verso un destino raccapricciante". Credo di aver reso l'idea.
Ma oltre alla forma sono anche i contenuti del libro a risultare fastidiosi: nel solo primo capitolo l'autore banalizza a tal punto argomenti come il pacifismo e la violenza sulle donne da risultare insultante.
Davvero non potrei consigliare a nessuno questo romanzo. Forse "Il lato oscuro dell'anima" potrebbe piacere a qualche lettore tredicenne appassionato di horror, ma per tutti gli altri la mia raccomandazione più spontanea è quella di starne alla larga, cosa che io stesso farò con gli altri romanzi di Lansdale.

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