Niles, Michigan, (USA)
6 marzo 1885

East Hampton, New York (USA)
25 settembre 1933

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Per Ring Lardner la forma narrativa del racconto breve non costituiva una attività letteraria secondaria in cui cimentarsi tra un romanzo e l'altro, come avviene per moltissimi scrittori. Da giornalista sportivo quale era, e quindi abituato a comporre scritti dalla limitata lunghezza, Lardner adottò il racconto breve come suo ambito privilegiato di espressione artistica, ottenendo riconoscimenti autorevoli come quello del suo amico Francis Scott Fitzgerald.
Ancora oggi, a distanza ormai di un secolo, Lardner viene considerato uno dei maestri del genere, a cui si sono ispirati alcuni tra i più apprezzati scrittori di racconti a lui successivi.
Nella raccolta "Piove a Cincinnati", che immagino essere una selezione arbitraria dell'editore italiano Barbes, dato che non vi è nessun "titolo originale", troviamo tredici dei suoi racconti che, personalmente, ho trovato piuttosto divertenti o perlomeno brillanti. La prosa di Lardner è agile e accessibile, sebbene vada considerato che alcune espressioni possano apparire antiquate al lettore moderno.
Nella maggior parte dei racconti l'autore ci offre una satira piuttosto garbata di alcuni tipi di personaggi che chiunque può incontrare nella vita quotidiana: dalla adolescente frivola e volubile, al falso modesto che trova mille scuse, al borioso logorroico, alla aristocratica alcolizzata ed altri ancora. Come un attore, Lardner si cala nel personaggio scelto di volta in volta per narrarne le vicende in prima persona, modificando lo stile di scrittura e adottando spesso sgrammaticature volontarie per rendere più verosimile la sua "interpretazione". L'ultimo racconto, ad esempio, è composto esclusivamente da un breve scambio epistolare che riassume efficacemente la rapida evoluzione del rapporto tra due giovani che si sono appena conosciuti.
"Piove a Cincinnati" è una lettura interessante, soprattutto per gli estimatori dei racconti che vogliono conoscere uno dei maestri del passato di tale genere.